Il clima estivo

I mesi di luglio e agosto costituiscono il periodo più rappresentativo dell’estate. Ciononostante, essi sono notevolmente diversi per il clima e la durata delle giornate.

Il clima estivo

I mesi di luglio e agosto costituiscono il periodo più rappresentativo dell’estate. Ciononostante, essi sono notevolmente diversi per il clima e la durata delle giornate.

In luglio, non si avverte ancora la progressiva riduzione del periodo di luce, le escursioni termiche tra il giorno e la notte sono contenute e la temperatura media delle 24 ore è elevata. L’umidità dell’aria è normalmente alta, pur con precipitazioni non sempre abbondanti.

In agosto, le giornate sono significativamente più corte e le notti più lunghe. Sebbene il clima possa continuare ad essere soleggiato, si avverte nettamente la differenza di temperatura tra il giorno e la notte. Ne conseguono movimenti d’aria particolari. Localmente, si accentuano i moti convettivi per i quali si formano lievi correnti di aria calda che percorrono i versanti ascendendo, contrapposte ad altre, più fredde, che invece ne discendono la china.

In questo mese, si assiste anche alla formazione di corpi nuvolosi di maggiore entità, che danno origine a temporali talvolta violenti, con la formazione della grandine. Non mancano, poi, le giornate di vento. La luminosità, infine, è anch’essa peculiare del periodo.

Tutto questo inizia, normalmente, proprio a cavallo tra questi due mesi. È ovviamente necessario che sia raggiunto un certo valore della durata del periodo di luce rispetto a quello della notte, affinché siano indotti i vari fenomeni atmosferici, riguardanti il macroclima e il microclima, appena descritti.

Il cambio di stagione

Avviene così, quasi improvvisamente il cambio di stagione. Tutti i fattori atmosferici ne sono coinvolti e le conseguenti variazioni, pertanto, divengono sinergiche e notevoli.

Tutti gli esseri viventi ne percepiscono gli effetti. I vegetali in ne sono condizionati particolare, questi traggono dall’atmosfera energia ed elementi. Le piante arboree, tra cui ovviamente anche la vite, dopo aver compiuto un secondo ricaccio di vegetazione, molto più contenuto rispetto a quello relativo al germogliamento primaverile, arrestano il loro sviluppo erbaceo. Avviene quindi l’indurimento dei tessuti appena formati e l’avvio della fase di accumulo vera e propria che si identifica nei processi di maturazione dei frutti, per talune specie, e di trasformazione degli organi erbacei in legnosi.

È indicativo il fatto, che in annate particolarmente anomale per le eccessive e prolungate precipitazioni o per la loro totale assenza, il ciclo fenologico possa subire alterazioni anche notevoli.

Nei vigneti si osserva nettamente il variare della stagione, potendo seguire con attenzione il comportamento delle piante. Rilevante è che per talune manifestazioni di insufficienze nutrizionali i sintomi possano mutare se riferiti al primo periodo o al secondo (luglio o agosto).

Cambiano anche le priorità dei lavori colturali. Nel secondo periodo, l’attività vegetativa si riduce, sia per la vite sia per la cotica erbosa. La presenza dell’erba nei filari, se mantenuta entro certi limiti di crescita, è meno dannosa, in quanto con minore facilità induce alla formazione di microclimi negativi. La buona opera di coltivazione prevede sempre, tuttavia, il suo mantenimento a livello di cotica. La massa di vegetazione si è ormai stabilizzata e, anche gli organi di più recente formazione, induriscono i tessuti. La tonalità di colore dei filari diviene uniforme per tutta la loro altezza; in precedenza, infatti, ben distinguibile era la vegetazione nuova da quella adulta.

Come le piante di vite, anche i funghi parassiti avvertono la variazione del clima. Anche il loro ciclo si evolve quindi di conseguenza. Per alcuni, il mese di agosto diviene un periodo di quasi latenza, in cui essi non destano più preoccupazioni. Per altri, invece, è proprio l’abbassamento della temperatura, il maggiore divario termico tra il giorno e la notte e la differente condizione fisiologica delle parti verdi o dei frutti che ne condiziona l’avvio.

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